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Rita, la madrescozzese del whisky giapponese

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di Davide Terziotti

Masetsaka Taketsuru, artefice della nascita del whisky giapponese, deve la propria fortuna, arrivata dopo tanti sacrifici e mille difficoltà, anche a una donna scozzese, Jessie Roberta “Rita” Cowan, conosciuta durante la sua missione per carpire i segreti del nobile distillato. La coppia s’incontra mentre Masetsaka frequenta la Glasgow University.

Rita, classe 1896, è figlia di un dottore di Kirkintilloch, deceduto nel 1920, promessa sposa di un uomo scomparso durante la Grande Guerra. Nel 1920 si sposano e, secondo molti testimoni del loro rapporto, Rita ha un ruolo fondamentale nella carriera di Masetsaka. Dopo il loro definitivo trasferimento in Giappone, supporta il marito insegnando inglese per tirare su qualche soldo soprattutto durante i periodi di maggiori difficoltà. Il periodo tra l’abbandono dell’avventura di Yamazaki, prima distilleria di whisky su modello scozzese risalente al 1923, e la costruzione di Yoichi è, infatti, molto difficoltoso. Rita è l’insegnante della moglie di Shotaro Kaga, importante uomo di finanza, che apprende i piani di Taketsuru e costituisce un gruppo d’investitori che porterà alla fondazione di Nikka.

Nel 1934 termina la costruzione di Yoichi. I periodi difficili non sono finiti. Durante la guerra la donna subisce l’umiliazione del sospetto di collaborazionismo con gli Alleati, soprattutto a causa dell’antenna che svetta sulla loro casa. Le numerose perquisizioni nell’abitazione non forniscono nessun riscontro agli investigatori.

Il clima di diffidenza rimane e Rita vive ai margini, nonostante fin da subito adotti uno stile di vita perfettamente in linea con la tradizione nipponica. La guerra non porta solo rogne, per fortuna, ma diventa la spinta per l’espansione di Nikka, che lancia il primo whisky proprio nel 1940. La marina imperiale giapponese, grande consumatrice di Scotch Whisky, dirotta i consumi sulle distillerie locali. Per non far mancare l’approvvigionamento di materie prime, Yoichi entra nella lista delle industrie di guerra. I Taketsuru non hanno figli e perassicurarsi la continuità adottano il ventenne Takeshi, nipote di Masetsaka, scomparso nel 2015. Rita muore nel Gennaio 1961 per effetto di una malattia epatica e Masetsaka esce distrutto dall’esperienza; sopravvive per altri diciotto anni e costruisce la seconda distilleria, Miyagikyo, nel 1967. Il definitivo riscatto di Rita avviene molti anni dopo la sua morte, nel Settembre 2014. Uno dei programmi più seguiti, Renzoku Terebi Shōsetsu, conosciuto anche come asadora, manda in onda la serie Massan, novantunesima fiction del programma, dove la coppia è protagonista. Nelle novanta serie precedenti, trasmesse dall’emittente NHK, tutti i protagonisti erano esclusivamente giapponesi. Nello stesso anno la Nikka, per commemorare gli ottant’anni, le dedica un apple brandy maturato 30 anni.

Quella che fu considerata erroneamente nemica del popolo, riceve le giuste celebrazioni per la sua importanza nella moderna storia del paese. Entrambi riposano sulla collina vicino alla distilleria, tra i verdi boschi dell’Hokkaido.

 

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