Ernest Hemingway beveva il suo Martini cocktail molto secco: praticamente era quasi tutto gin, eppure amava il vermouth.
Durante la convalescenza, in seguito alle ferite riportate durante la prima guerra mondiale, chiedeva agli amici di portargli nella sua stanza d’ospedale del vermouth, che logicamente beveva di nascosto. Questa storia vi suona familiare?
Il protagonista del romanzo ‘Addio alle armi’ faceva esattamente la stessa cosa: <<Ho chiamato il portiere e gli ho chiesto di procurarmi una bottiglia di vermouth, un fiasco di Chianti e i giornali della sera>>. Pura coincidenza?
Sicuramente Hemingway sceglieva le sue bevande alcoliche secondo i luoghi in cui si trovava, ma tant’è che il vermouth era disponibile ovunque viaggiasse, anche a Cuba dove spesso si pensa che dedicasse le sue attenzione solamente al rum. Aveva un cocktail preferito che amava sorseggiare a bordo del suo Pilar, il Vermouth Panachè.
Vermouth Panachè
2 parti di vermouth francese (dry)
1 parte di vermouth italiano (rosso)
1 dash di Angostura
lemon twist
Peparare direttamente su ghiaccio in un bicchiere da collins
Acqua tonica, la miglior amica del gin